Dal 3 al 12 febbraio 2017 al PAC Padiglione d’arte contemporanea di Milano la terza edizione della mostra di fotografia sociale di Riscatti promossa dal Comune di Milano con il supporto di Tod’s
Oltre 80 fotografie scattate da 29 ragazzi di età compresa tra i 14 e i 27 anni, accomunati dalla ricerca della felicità nonostante la malattia. Sono i pazienti oncologici del Progetto Giovani dell’Istituto Nazionale dei Tumori (INT) di Milano (www.istitutotumori.mi.it), protagonisti della mostra organizzata per il terzo anno consecutivo al Padiglione di Arte Contemporanea di via Palestro da Riscatti Onlus promossa dal Comune di Milano con il sostegno di Tod’s..
“RI-SCATTI, la ricerca della felicità” è, appunto, il titolo della collettiva, a cura di Chiara Oggioni Tiepolo, in programma dal 3 al 12 febbraio 2017 nelle sale del PAC.
Tre fotografe, Alice Patriccioli, Veronica Garavaglia e Donata Zanotti, si sono alternate nel prestare la loro professionalità, insegnando ai ragazzi della Pediatria Oncologica come usare una macchina fotografica e come costruire un progetto. Così come negli altri percorsi creativi già attuati dal Progetto Giovani, la scelta del tema e del territorio in cui muoversi è partita dai ragazzi e ha permesso loro di raccontarsi nella propria unicità e di mostrare quali soluzioni hanno attuato per trovare la forza di combattere la malattia e tornare a sorridere. Ne sono scaturite immagini che lasciano a bocca aperta, come quelle di Sefora e Martina che si sono tolte la parrucca davanti all’obbiettivo, immortalando questo gesto e il tentativo di riappropriarsi di una bellezza non solo interiore.
Questa iniziativa, come tutte quelle che nascono in seno al Progetto Giovani, finanziato dall’Associazione Bianca Garavaglia Onlus e coordinato dal Dottor Andrea Ferrari, utilizza la creatività come mezzo di espressione per i ragazzi, che si sono lasciati andare nell’esternare le loro paure e le loro speranze. La mostra fotografica è un importante volano per i medici per far sapere che ci si può ammalare di tumore anche durante l’adolescenza, che gli adolescenti sono pazienti speciali, che spesso trattati in modo non adeguato e che, pertanto, hanno assolutamente bisogno di luoghi e cure speciali, creati appositamente per loro. . Il percorso fotografico di “RI-SCATTI, la ricerca della felicità” è corredato da alcuni disegni realizzati dall’artista Paola Gaggiotti, coordinatrice artistica del Progetto Giovani per l’Associazione Bianca Garavaglia. Tratti sottili di lapis che riproducono, come in un ricamo, momenti di realtà che solitamente svaniscono dalla memoria in un istante. La quotidianità a cui attingono, in questo caso, è quella dei ragazzi in cura presso l’ospedale.
FEDERICA BALESTRIERI – Presidente Riscatti Onlus
“Quando ho conosciuto i ragazzi del Progetto Giovani dell’Istituto Nazionale dei Tumori sono stata conquistata dalla loro energia, dal loro coraggio, dalla loro forza. Riscatti Onlus ha adottato con grande piacere il progetto fotografico che avevano realizzato nel 2015, del tutto affine a quelli ideati abitualmente dalla nostra associazione. È nata cosi una mostra che racconta la bellezza che, per chi sa cercarla e non vuole rinunciarvi, si può trovare ovunque e diventa compagna di viaggio anche attraverso le peggiori avversità”.
ANDREA FERRARI – Oncologo pediatra, Coordinatore del Progetto Giovani
“Quando è nato il Progetto Giovani, avevamo ben in testa, con Maura Massimino, cosa volevamo costruire: un progetto dedicato ai pazienti adolescenti, per migliorarne gli aspetti clinici, ma anche per creare un luogo dove essi potessero ritrovare il senso delle cose normali della vita. Volevamo creare un modello di reale integrazione multidisciplinare, sviluppato oltretutto in un contesto di servizio sanitario pubblico. Credevamo di avere delle cose da insegnare a questi ragazzi, ma non esiste una ricetta che consenta di superare l’angoscia e la paura. Alla fine sono stati loro, i pazienti malati, a insegnare a noi. A insegnarci ad aprire le nostre orecchie, i nostri occhi, il nostro cuore. I nostri ragazzi, attraverso queste foto, ci hanno insegnato ancora una volta che ci sono storie meravigliose da raccontare, qui dentro al Progetto Giovani, qui nel mondo dove i ragazzi si ammalano di tumore. E noi dobbiamo semplicemente esserci per pensare a un futuro da progettare insieme”.